martedì 3 febbraio 2009

Assisi

Fonte Wikipedia
Storia

Umbri e romani
Numerosi reperti archeologici indicano che Assisi trae le sue origini da un piccolo villaggio abitato dagli Umbri già nel periodo villanoviano (IX - VIII secolo a.C.). La città si sviluppò a ridosso dei territori controllati dagli Etruschi, e orbitò sotto il loro potere fino al 295 a.C. quando, con la battaglia di Sentino, i Romani imposero il loro dominio anche nell'Italia centrale. Per Asisium (così era chiamata dai romani) fu un periodo prospero: innalzata a Municipium, diventò un importante centro economico e sociale dell'Impero romano. Il suo toponimo ha origini prelatine, e conservando un'incerta etimologia, viene interpretato in due differenti modi. Città del falco, o dell'astore oppure dalla base latina ossa ovvero torrente con ovvio riferimento all fiume Assino.

Con il crollo dell'Impero romano anche Assisi conobbe la buia età delle invasioni barbariche e, nel 545, fu saccheggiata dai Goti di Totila. Conquistata dai Bizantini, passò poco tempo dopo sotto il dominio longobardo divenendo, nell'XI secolo, libero comune. Dopo un periodo di guerre, nel 1174 fu assediata e conquistata da Federico Barbarossa, che diede l'investitura della città al duca Corrado di Lutzen, detto anche Corrado di Urslingen. Pochi anni dopo, tra il 1181 e il 1182, nasce ad Assisi Francesco - figlio di Pietro di Bernardone e Madonna Pica - il futuro santo che, con la sua opera, segnerà la storia del luogo e dell'umanità.

Medioevo e Rinascimento
Nel 1198 il popolo di Assisi, stanco dei soprusi del duca di Lutzen, si ribellò scacciandolo dalla città. Durante la fine della prima metà del 1200 l'Assisi guelfa subì vari assedi da parte delle truppe Saracene e Tartare facenti parte del grande esercito di Federico II. Le truppe imperiali devastarono a più riprese il contado ma la città grazie alla valenza delle sue milizie ed il carisma di Santa Chiara resistette alle incursioni. Negli anni a seguire Assisi vide alternarsi al controllo della città sia i Guelfi che i Ghibellini. Successivamente la città passò sotto il dominio della Chiesa, dei Perugini, di Giangaleazzo Visconti, dei Montefeltro, di Braccio Fortebraccio da Montone, passando infine sotto il controllo di Francesco Sforza. Nel novembre del 1442 Assisi, difesa in quel periodo da Alessandro Sforza, subisce l'assedio delle truppe comandate dal Piccinino. Dopo molti giorni di vani tentativi le truppe assedianti, anche grazie all'aiuto di un frate traditore, riescono a penetrare all'interno della cinta di mura. Assisi viene pesantemente devastata e saccheggiata ma il Piccinino si oppone comunque alla completa distruzione della città rifiutando i 15000 fiorini offerti dai perugini al riguardo.

Profondamente segnata dalle lotte intestine che videro sempre in contrasto i Nepis (della Parte de Sopra schierati con i Ghibellini) ed i Fiumi (della Parte de Sotto legati ai Guelfi), Assisi venne stabilmente assegnata alla Chiesa al tempo di papa Paolo III nel XVI secolo. Nel 1860, con plebiscito unanime, aderì al nascente Stato italiano.

Il Novecento
Durante la seconda guerra mondiale, nel periodo seguente all'8 settembre 1943 e all'occupazione tedesca, Assisi è letteralmente invasa dai profughi, tra i quali oltre 300 ebrei. Il vescovo Giuseppe Placido Nicolini - coadiuvato dal segretario, padre Aldo Brunacci, e dal guardiano del Convento di San Damiano, padre Rufino Nicacci – trasforma Assisi in uno dei centri principali della resistenza civile italiana all'Olocausto. Travestiti da frati e suore, nascosti nei sotterranei e nelle cantine, mimetizzati tra gli sfollati, provvisti di documenti falsi, gli ebrei rifugiatisi ad Assisi sono protetti da una vasta rete di solidarietà che si estende anche ad altre zone dell'Umbria ed ha contatti, anche attraverso il ciclista Gino Bartali, con le centrali di resistenza e finanziamento della DELASEM in Liguria e Toscana. Il compito è arduo. Tra i rifugiati ci sono donne, bambini, vecchi, ammalati, che necessitano cura e assistenza per le necessità quotidiane. Si organizza persino una scuola dove i bambini ebrei possano ricevere istruzione religiosa ebraica. Grazie anche alla complicità dell'ufficiale tedesco Valentin Müller, che dichiarerà Assisi una zona franca ospedaliera, nessun ebreo sarà deportato da Assisi. Il vescovo Giuseppe Placido Nicolini e i padri Aldo Brunacci e Rufino Nicacci, ricevono nel dopoguerra l'alta onorificenza di giusti tra le nazioni dall'Istituto Yad Vashem di Gerusalemme, unitamente a Luigi e Trento Brizi che nel loro piccolo di negozio di souvenir vicino a piazza Santa Chiara hanno provveduto alla stampa di tanti falsi documenti di identità. Nel 1985 il film The Assisi Underground di Alexander Ramati ricostruisce le vicende e i protagonisti di quegli anni. Nel 2004 la Medaglia d'oro al Valor Civile è conferita alla città di Assisi per l'impegno civile dimostrato dall'intera popolazione.


Monumenti e luoghi d'interesse

* Basilica di San Francesco d'Assisi (divisa in parte inferiore e superiore)
* Basilica di Santa Chiara
* Chiesa di Santa Maria Maggiore
* Cattedrale di San Rufino
* Piazza del Comune con il Palazzo del Podestà e la Torre del Popolo
* Palazzo della Biblioteca Comunale
* Museo civico e Foro romano
* Pinacoteca Comunale di Assisi
* Tempio di Minerva
* L'Anfiteatro e la Rocca maggiore
* L'Eremo delle carceri sul monte Subasio
* Chiesa di san Damiano
* Basilica di Santa Maria degli Angeli con la Porziuncola
* Chiesa di Rivotorto
* Museo diocesano e cripta di San Rufino
* Galleria d'arte contemporanea della Pro Chivitate di Assisi
* Museo d'arte contemporanea Padre Felice Riossetti
* Museo della Porziuncola Santa Maria degli Angeli
* Museo etnografico degli indios dell'Amazzonia
* Museo del tesoro della basilica di San Francesco e collezione Perkins
* Oratorio dei pellegrini
* Museo dell'Abbazia di San Pietro di Assisi

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