sabato 31 gennaio 2009

Pane dolce allo zafferano

Ingredienti per 4 persone:

450 g. di farina
2,5 dl di latte
15 g. di lievito di birra fresco
175 g. di burro
80 g. di zucchero
50 g. di scorza di arancia candita
100 g. di uvetta
1 cucchiaino (abbondante…) di zafferano purissimo in fili
½ cucchiaio di noce moscata grattugiata
1 cucchiaio di cannella in polvere

Fate riscaldare il latte e versatevi lo zafferano, lasciandolo riposare per un’ora a fuoco spento. Riaccendete la fiamma, fate scaldare di nuovo e aggiungete un cucchiaino di zucchero e il lievito di birra. Mettete in una ciotola la farina (tenetene però da parte un cucchiaio) e mescolatela con la noce moscata e la cannella. Ammorbidite il burro e unitelo alla farina, lavorate il composto e formate un foro nel centro, all’interno del quale versate il latte (senza mescolarlo alla farina). Spolverizzate la superficie dell’impasto con la farina rimasta e fate riposare per 15 minuti, ovvero fino a quando il lievito inizia a schiumare. Aggiungete nel foro lo zucchero rimasto, la scorza di arancia candita, l’uvetta e impastate il tutto. Quando l’impasto sarà diventato elastico coprite con un panno e lasciate lievitare fino a farlo raddoppiare.Lavoratelo energicamente a mano, trasferitelo una volta pronto in uno stampo rotondo rivestito di carta da forno e lasciate che riprenda la lievitazione al caldo. Infornatelo nel forno preriscaldato e cuocetelo a 180° per 1 ora circa. Servitelo a fette.

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Polpettine allo Zafferano

Ingredienti:
500 g di carne macinata
70 g di mollica di pane
mezzo dl di latte
una presa di fili Zafferano di Cascia
un Uovo
Prezzemolo
Vino bianco secco umbro
Olio
Sale

Preparazione:
Condire la carne con latte, uovo, sale, prezzemolo e mollica di pane triturata. Aggiungere lo Zafferano di Cascia già sciolto in poca acqua bollente. Una volta preparate le polpettine, farle imbiondire con l'olio , profumare con vino bianco e lasciare cuocere con un poco d'acqua per venti minuti. Servire preferibilmente caldo.

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Penne Gialle

Ingredienti:
-Penne g 500
-Alcuni fili di Zafferano di Cascia
-Panna

Cuocere le penne al dente e poi condire con panna e zafferano.
Servire caldo.

Ricordiamo che lo zafferano può essere usato in polvere, quindi messo direttamente sulla pasta, oppure si possono usare i "fili" che non sono altro che una parte del fiore. In questo caso vanno messi a bagno in un goccio di acqua tiepida prima di utilizzarli.

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Cupole di Risotto allo Zafferano


Ingredienti:
300 gr riso per risotti
1 lt brodo di carne
mezza cipolla
10 gr burro
100 gr prosciutto cotto affumicato
tagliato a dadini
100 gr piselli surgelati
1 bustina di zafferano di Cascia
2 cucchiai olio di oliva
pepe nero macinato fresco

Necessari:
1 tagliere
1 mezzaluna
2 casseruole
1 tazza rotonda
1 teglia da forno

Persone: 6
Preparazione: 20min
Cottura: 30min
Difficoltà: molto semplice

Tagliare la cipolla finemente e farla rosolare a fuoco dolce per 5 minuti in metà burro. Aggiungere il riso, tostarlo nel burro e cipolla per 1 minuto, aggiungere i piselli, il prosciutto e lo zafferano di Cascia e portare a cottura aggiungendo il brodo, poco per volta, aspettando ogni volta che sia completamente assorbito dal riso. Il risotto dovrà risultare leggermente al dente e un po’ asciutto.
A cottura ultimata aggiungere il burro rimasto e una abbondante macinata di pepe. Mantecare mescolando per qualche istante. Successivamente formare delle cupole con l’ausilio di una tazza rotonda e metterle su una teglia da forno antiaderente unta con olio di oliva. Infornare a forno ben caldo per 5 minuti circa, quindi servire in piatti individuali decorando a piacere.

IL CONSIGLIO IN PIU': Se il forno è già impegnato per la cottura di un’altra pietanza è possibile cuocere questo antipasto formando con le mani dei piccoli tortini da friggere in una padella antiaderente con poco olio per qualche minuto, rigirandoli una sola volta. Si possono servire anche a temperatura ambiente.

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Lo Zafferano di Cascia

Lo zafferano in generale è tra le spezie che meglio e più ampiamente narrano il territorio collocandolo in un particolare momento storico. Lo zafferano di Cascia è considerato prodotto purissimo dell’Umbria e lo si può trovare nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali della regione di appartenenza.


Ciò che noi consumiamo, la spezie vera e propria che conferisce il caratteristico colore giallo oro ai piatti è solo gli stimmi del fiore viola del Croco (Crocus Sativus) previa essiccatura lenta e dolce a lato di un camino alimentato a legna. Questa è una pianta di 12-15 cm al max che appartiene alla famiglia delle Iridaceae. Si procede manualmente al prelievo dei bulbi ogni anno alla fine di luglio e dopo accurata selezione vengono nuovamente riposti a dimora all’inizio di agosto. In una superficie di 500 mq di norma si impiantano circa 400 kg di bulbi.

Tra i mesi di ottobre e novembre alle prime ore del mattino quando i petali non si sono ancora aperti. Tale accortezza è d’uso per evitare l’alterazione organolettica degli stimmi alla luce diretta dei raggi solari. Nello stesso giorno di raccolta si separano gli stimmi dal fiore e posti ad essiccare mediante tostatura e ad una temperatura non superiore ai 40° C.
Gli stimmi vengono poi ulteriormente selezionati e scissi in modo da prelevare solo la parte rossa degli stessi. Il valore della spezie è stabilità in base alla cura con cui gli stimmi vengono separati dal fiore lasciando la parte rossa più preziosa. Per ottenere un grammo di zafferano in stimmi occorrono circa 200 fiori. Per l’impiego gastronomico si consiglia di utilizzare 4/5 stimmi per ogni porzione.


martedì 27 gennaio 2009

NORCIA

Fonte Wikipedia

Norcia è un comune di 4.987 abitanti della provincia di Perugia. La cittadina è posta ad una distanza di 96 km dal capoluogo umbro, a circa 600 m s.l.m. e al limitare nord dell'altopiano di Santa Scolastica, un pianoro di origine tettonica collocato nel cuore dell'Appennino umbro-marchigiano ed inserito nel comprensorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.

Territorio
Dal punto di vista geografico e naturalistico Norcia è collocata nel punto di raccordo di due realtà paesaggistiche assai diverse ma contigue: la Valnerina, ovvero il comprensorio della stretta valle fluviale scavata dal fiume Nera e dai suoi affluenti, con le sue pendici montane scoscese ricoperte di vegetazione a foglia caduca, e i Monti Sibillini, la zona montuosa di origine tettonica caratterizzata da vette in grado di raggiungere e superare i 2000 metri di altezza, con pendii erbosi o ricoperti da faggete, arrotondati dalla azione glaciale e eolica, all'interno della quale si aprono vasti altopiani carsici sfruttati per il pascolo di bovini e di greggi e ricchi di specie floreali montane tra le quali l' artemisia, l'anemone, la genziana e il giglio martagone. I boschi che circondano la valle sono popolati dal capriolo, dal gatto selvatico e dallo scoiattolo mentre negli anni passati, grazie ad opere di ripopolamento, ha potuto fare la sua ricomparsa anche il cinghiale. Nelle faggete di alta montagna sono segnalati alcuni piccoli branchi di lupo appenninico, che vivono però in difficile equilibrio con la presenza umana legata soprattutto alla pastorizia, ampiamente praticata nella zona. Rara ma presente l'aquila reale, mentre sono relativamente frequenti le specie del falco pellegrino, del picchio rosso e del picchio muraiolo. Nelle acque del Lago di Pilato, un piccolo bacino lacustre dal livello variabile, alimentato dallo scioglimento nevoso, posto in una conca glaciale in prossimità della cima del Monte Vettore, vive una specie endemica di crostaceo: il Chirocefalo del Marchesoni. I fenomeni carsici sono assai frequenti e in prossimità del centro urbano, a ridosso delle mura cittadine, danno luogo a delle risorgive localmente denominate Marcite, ovvero zone in cui l'acqua, raccolta e ridistribuita attraverso un razionale sistema di canali, allaga in maniera continuativa e controllata per lunghi periodi dell'anno ampie zone di terreno, consentendo la raccolta di un fieno abbondante. L'altopiano di Castelluccio di Norcia verso nord. A destra il Monte Vettore e la catena dei Monti Sibillini. In alta montagna il fenomeno si manifesta con la presenza di numerosi inghiottitoi che, soprattutto nella parte meridionale dell'altopiano del Castelluccio, sono ben visibili per estensione e morfologia. L'altopiano del Castelluccio è costituito da un sistema di diversi bacini glaciali svuotatisi in era geologica in seguito ad una serie di sconvolgimenti tettonici. L'altopiano si sviluppa su una direttiva Nord-Sud per una lunghezza complessiva di circa 20 km e prende il nome dal piccolo centro abitato che occupa una delle sue sommità calcaree marginali. Il Pian Grande rappresenta l'altopiano di maggiore estensione (circa 15 km quadrati): ad esso si aggiungono degli altipiani minori (Pian Piccolo, Pian Perduto, Quarto San Lorenzo e il Pian dei Pantani). Nella tarda primavera l'altopiano è teatro di un particolare fenomeno naturale denominato Fioritura e dovuto appunto alla fioritura contemporanea di decine di specie floreali diverse che danno luogo ad un tappeto multicolre che ricopre tutta la valle.

Monumenti e luoghi d'interesse
Piazza San Benedetto, la Castellina, il palazzo fortificato, un tempo sede del governatore pontificio, ospita oggi un museo e mostre temporanee. Palazzo Comunale. Il patrimonio artistico della cittadina nursina, seppur ancora cospicuo ed interessante, risente tuttavia degli eventi sismici, spesso catastrofici, che nel corso dei secoli hanno inferto ferite gravissime, distruggendo monumenti importanti e tracce di un passato remoto che risale all'epoca pre-romana. Il fulcro artistico-monumentale della città ruota certamente intorno alla sua piazza centrale dove, con una organizzazione di sapore rinascimentale si concentrano gli edifici simbolo della identità nursina: La Basilica di San Benedetto la cui costruzione originale, con la splendida facciata gotica, il rosone e i fregi dei 4 evangelisti risale al XII secolo. La tradizione vuole che sia stata costruita sui resti della casa natale del santo ma più probabilmente nello stesso luogo sorgeva una basilica di epoca romana andata successivamente distrutta.il Portico delle Misure, un mercato dei cereali al coperto, con le misure di capacitá in pietra ancora ben visibili, edificato a ridosso della basilica nel 1570.La Castellina, la residenza fortificata sede della prefettura e dei governatori pontifici, edificata nel 1554 su disegno del Vignola.La Cattedrale di Santa Maria Argentea, edificata sul sito occupato da una pieve demolita nel 1554 per far posto alla Castellina, di cui rimane il portale rimontato sul fianco destro, ospita alcune opere di autori fiamminghi e un trittico murario del XVI secolo di Francesco Sparapane.Il Palazzo Comunale, edificio risalente al XIV secolo, ampiamente ristrutturato nel XIX secolo a causa dei danneggiamenti riportati negli eventi sismici precedenti.Il monumento a San Benedetto da Norcia eseguito da Francesco Prinzi in occasione del XIV centenario della nascita del santo.Più decentrato rispetto alla Piazza San Benedetto, ma sempre di notevole interesse artistico, è il complesso Monumentale di San Francesco la cui costruzione risale al XIV secolo e che ospita oggi l'archivio comunale e la biblioteca civica.Altro esempio di facciata gotica che ricalca la struttura della abbazia patronale è rappresentato dalla Chiesa di Sant'Agostino, del XIV secolo.Nei pressi della Porta Ascolana il Criptoportico ospita alcuni reperti archeologici rinvenuti in zone diverse della città ed appartenenti principalmente alla civiltà sabina.All'esterno della cinta muraria sono numerosi i monumenti di un certo interesse artistico. La Madonna Bianca, nei pressi della località denominata Forca d'Ancarano, è una costruzione pregevole risalente al XV secolo.In localitá Campi risulta molto interessante la parrocchiale di Sant'Andrea, all'interno del centro abitato con la sua architettura originale e funzionale e il suggestivo loggiato aereo di pianta triangolare che la caratterizza.Sempre nei pressi della frazione di Campi è da visitare la pieve di S. Salvatore con i due rosoni e i due portali di epoche diverse.A 12 km dal centro abitato, nei pressi della frazione di Savelli, sono visibili i ruderi consolidati e restaurati, unitamente ai superstiti affreschi, della Madonna della Neve, una elegante costruzione a pianta ottagonale, edificata su disegni del Bramante, andata pressoché distrutta nel corso del sisma del 1979.Nei pressi della frazione di San Pellegrino sorge il convento di Santa Maria di Montesanto, un edificio del XIV secolo eretto dai frati Clareni ed affidato via via nel corso dei secoli a diversi ordini religiosi, sino all'inizio del secolo scorso, da quando giace abbandonato. Il convento, in pessimo stato di conservazione, possiede un pregevole chiostro interno, una chiesa attigua con alcune tele del XVII secolo ed una statua lignea di Madonna con bambino risalente al XIV secolo, oggetto di particolare devozione da parte della popolazione.


Eventi
-6 gennaio: Festa delle Pasquarelle. Rinnovando la tradizione cristiana della Epifania e in relazione con altri riti simili che si svolgono nello stesso giorno dell'anno nel resto d'Europa, i Pasquarellari, un gruppo di persone al suono di tamburelli e piccoli strumenti a percussione, vanno di casa in casa dove, con canti in dialetto nursino (Pasquarelle) viene annunciata la nascita del Messia.
-17 gennaio: Sant'Antonio Abate. Benedizione degli animali, del sale e del grano con sfilata nelle vie della città e successiva asta delle agnelle.
-21 marzo: San Benedetto. In occasione della festa del santo fondatore del monachesimo occidentale una fiaccola, che ha precedentemente viaggiato per diversi paesi europei, giunge finalmente a Norcia. La fiaccola simboleggia la diffusione della regola benedettina in tutti i paesi del continente. Corteo storico in costume e cerimonia della Offerta del Pallio da parte dei 27 castelli in cui un tempo era organizzato e suddiviso il territorio della cittá.
-Venerdì di Pasqua: Processione del Cristo morto lungo le strade e a ridosso delle mura della città.
-30 aprile: Piantamaggio. Rito ancestrale della fertilitá e del risveglio primaverile. Un albero di pioppo, privato della corteccia, adornato di una fronda e generalmente della bandiera nazionale, viene piantato nottetempo nella piazza del paese, in un clima di festa e di grande convivialitá.
-9 dicembre: Festa dei Fauni. Nelle campagne circostanti la città, una volta sopraggiunta la notte, al suono di organetti e al canto di stornelli in dialetto nursino, si dà fuoco a delle pire (Fauni) di ginepro per celebrare la ricorrenza della Madonna di Loreto. I fuochi, nella tradizione popolare, illuminano il cammino degli angeli che dalla Terra Santa portano in salvo a Loreto la casa della Vergine. In realtá la festa ha origine pagane e si ricollega ai riti della luce che, al sopraggiungere del solstizio di inverno, sono comuni in diverse culture europee.

domenica 25 gennaio 2009

Crostata di Farina di Farro

Ingredienti: (4 persone) farina di farro gr. 150, farina bianca gr. 100, uova n. 1, burro gr. 150, zucchero gr. 150, un pizzico di sale, una buccia di limone grattugiata,
una bustina di vanillina.

Passare la farina al setaccio, disposta a fontana sulla spianatoia, unire l'uovo, lo zucchero, il burro morbido a pezzetti, il sale, la buccia del limone, la vanillina.
Amalgamare l'impasto e disporlo in uno stampo per crostate, rivestire l'impasto con marmellata del gusto che preferite.

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Spiedini di Cinghiale e Pecorino

· Per 4 persone:
· 6 salsicce secche di cinghiale
· 200 g. di pecorino stagionato
· 6 cetriolini sott'aceto, cipolline sott'aceto
· qualche dadino di pane
· 2 uova
· 2 grosse patate

Spaccare nel senso della lunghezza le patate e ricoprirle con stagnola, preparare degli spiedini alternando salsiccia, pane, pecorino, cetriolino, pane, cipollina, pane, ecc. In una scodella battere le uova, passarvi gli spiedini e poi infilarli nel dorso delle mezze patate che serviranno da supporto sia in forno sia a tavola, porre in forno a temperatura moderata per 15 minuti, servire subito.

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Spezzatino di Agnello Tartufato

Per 6 persone:
· 1,5 Kg di carne di agnello in piccoli pezzi
· olio al rosmarino
· aglio
· aceto
· capperi
· 50 g. di tartufi bianchi a fettine o in paté
· sale, pepe, olio extravergine di oliva, limone
· un bicchiere di vino bianco secco

Scaldare in padella l’olio, unire lo spezzatino d'agnello con uno spicchio di aglio, sale e pepe. Far soffriggere fin quando la carne sarà ben dorata, poi bagnare con il vino che lascerete evaporare, coprire la pentola, abbassare la fiamma e portare lentamente a cottura (circa 20 minuti). Pestare nel mortaio uno spicchio di aglio e qualche cappero con 2 cucchiai di aceto. Versare la salsa sulla carne, cuocere ancora per qualche minuto, poi ritirare dal fuoco. Per preparare la salsa al tartufo, pestate i tartufi e uno spicchio di aglio, aggiungete un poco di olio extravergine di oliva, qualche goccia di limone, sale e pepe. Porre lo spezzatino in un piatto da portata e cospargerlo con la salsa al tartufo. Servire caldo.

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giovedì 22 gennaio 2009

Strangozzi con Trota e Tartufo Nero

· 400 g di strangozzi
· 150 g di filetto di trota
· 60 g di tartufo nero
· 600 g di pomodorini ciliegina
· 1 cipolla
· olio.


Fare un trito di cipolla e soffriggere nell'olio. Aggiungere il filetto di trota tagliato a striscioline e cuocere a fuoco vivo per 5-6 minuti; unire i pomodori spellati privati dei semi e tagliati .Cuocere ancora pochi attimi a fiamma vivace, togliere dal fuoco e unire il tartufo affettato. Scolare la pasta e condirla direttamente in padella dove si è preparata la salsa.

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Polenta alla Valnerina

per 4 persone

· gr. 200 di farina di farro
· gr 200 di lenticchie
· passato di pomodoro a piacere
· 2 salsicce
· sedano, carota
· sale, pepe
· aglio, olio.

Fate cuocere le lenticchie ed a fine cottura scolatele. Prendete una pentola e versate olio, aglio, sedano e carota a pezzetti e salsiccia sminuzzata; lasciate soffriggere per qualche minuto, versate poi le lenticchie e condite con sale e pepe. Quando saranno ben insaporite, versate il passato di pomodoro a piacere e fate cuocere. In un'altra pentola versate acqua e un po' alla volta, mescolando in continuazione, la Farina di Farro fino ad ottenere una polenta ben fitta. Versare la polenta nei piatti e condire con il sugo di lenticchie e salsicce.

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Ciriole alla norcina

per 4 persone

· 200 gr. di salsicce
· funghi secchi
· due cucchiai di panna
· parmigiano
· ciriole ternane da 500gr

Far cuocere dolcemente nel burro le salsicce e i funghi secchi tritati finemente. Togliere il tutto dal fuoco, aggiungere due cucchiai di panna, una spolverata di parmigiano. Mescolare il tutto con le Ciriole e servire.

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Farro con Zampetti

per 4 persone

· 4 pugnetti di FARRO
· 1 foglia di sedano; 1 cipolla
· 2 zampetti di maiale
· pecorino di Norcia

Mettere a bollire gli zampetti di maiale, con sedano e cipolla; schiumare ogni tanto. Una volta cotti, passare il tutto e rimettere a bollire con il farro.Mescolate frequentemente; aggiungere una po’ di salsa di pomodoro. Servire a tavola con il pecorino

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Agnolotti al Tartufo

Ingredienti per 4 persone:
100 gr. polpa di manzo
100 gr. lonza di maiale
100 gr. rigaglie di pollo
2 cucchiai di olio
50/60 gr. tartufo bianco
50 gr. prosciutto crudo
4 cucchiai di parmigiano reggiano grattugiato
5 uova
200 gr farina bianca

Preparazione:
Tritare la polpa di manzo, la lonza e le rigaglie di pollo, aggiungere un po di olio, e rosolare il tutto a fuoco lento per circa 40 minuti. Mescolare la carne cotta con il tartufo e il prosciutto crudo. Aggiungere 2 uova, il parmigiano, sale e pepe.
Prepariamo la sfoglia con farina bianca e 3 uova, impastare bene e stendere la pasta con il mattarello fino ad ottenere una sfoglia sottile.
Dividere la sfoglia in due parti uguali, in una mettete il ripieno lasciando un bordo di circa 4 cm e sovrapponete l'altra metà della sfoglia.
A questo punt tagliate dei quadrati di 5 cm circa e chiudeteli ad anello per bene facendo aderire i bordi della sfoglia.
Far cuocere in acqua bollente per 4 minuti.

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Penne alla Norcina

400 g penne
5 salsicce
2 uova
1 bustina di panna
pecorino e parmigiano grattugiati
sale
pepe
4 cucchiai di olio di oliva
noce moscata
tartufo nero a piacere

Soffriggere lentamente le salsicce spellate e sbriciolate in 4 cucchiai di olio. A parte sbattere bene le uova con il sale ed il pepe se piace, una grattugiata di noce moscata, una bella manciata di pecorino, una di parmigiano, la panna amalgamando bene il tutto. Lessare le penne al dente, scolarle e metterle nella padella dove sono state rosolate le salsicce; scaldare bene ed aggiungere il composto di uova e panna continuando a mescolare velocemente. Togliere dal fuoco e cospargere di tartufo nero grattugiato.

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TRAMEZZINI AL PROSCIUTTO DI CINGHIALE E TARTUFO BIANCO

· fette di pancarrè tagliate a triangolo
· fettine di prosciutto di cinghiale (oppure prosciutto cotto)
· filetti di acciughe
· 50 g. di burro
· 25 g. di tartufi bianchi affettati o in purè
· qualche goccia di succo di limone.

Sciogliere il burro a bagnomaria, aggiungere il succo di limone, le acciughe dissalate e tritate e il tartufo. Amalgamare bene per ottenere una crema fine e omogenea e spalmarla sui triangoli di pancarrè. Mettere sopra una fettina di prosciutto e ricoprirle con il rimanente pancarrè.

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Crostini alla Norcina

Crostini alla Norcina

Per 20 crostini

Pulire 50g di tartufo nero e grattugiatelo. Scaldate 2 cucchiai di olio, aggiungete uno spicchio d'aglio che poi va eliminato e un'acciuga dissalata. Cuocete a fuoco basso, mescolate finché la salsa sarà omogenea. Pulite e tritare 100g di fegatini di pollo, rosolateli con 2-3 cucchiai d'olio, mezzo spicchio d'aglio tritato e un cucchiaio di capperi sottaceto tritati. Amalgamate i fegatini con la salsa di tartufo regolate di sale e pepe e unire qualche goccia di limone. Spalmare il composto su i crostini di pane casereccio.

Una curiosità:

Per gustare e conservare al meglio il tartufo nero di Norcia grattugiarlo e poi metterlo in vasetti con olio extra vergine d'oliva e uno spicchio d'aglio, dopo di ciò si può congelare oppure consumare messo a crudo sugli spaghetti. ( mai cuocere il tartufo perderebbe il suo aroma).
Un altro modo per valorizzare al massimo il sapore del tartufo è prepararci Una Frittata:
per 4 persone sciacquate in acqua fredda 80g di tartufi neri, spazzolateli e tagliateli a lamelle.
Sbattete sei uova con un cucchiaio di parmigiano e 2-3 cucchiai di latte; salate. Versate le uova sbattute in una padella antiaderente con 3-4 cucchiai di olio caldo. Mettete il coperchio e fate cuocere la frittata; quando sarà ben cotta da un lato giratela e distribuire sopra le scaglio di tartufo, finire la cottura e servire.

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martedì 20 gennaio 2009

La Norcineria

La norcineria è un locale destinato esclusivamente alla lavorazione
e vendita di carne suina
. Questi locali si trovano soprattutto in Umbria,
Toscana e a Roma
, mentre nel resto d'Italia il termine è spesso usato per
indicare una salumeria e/o macelleria specializzata in prodotti tipici del suino.

La parola norcineria può indicare anche l'arte della lavorazione delle
carni suine
e l'insieme delle tecniche connesse e deriva dalla città di Norcia,
in provincia di Perugia, nota proprio per questa attività.
I prodotti suini tipici di Norcia trovano la loro peculiarità nelle tecniche di produzione,
assolutamene tradizionali. Uno fra i prodotti più celebri è il prosciutto di Norcia,
premiato con il riconoscimento del marchio IGP già nel 1998.

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