martedì 17 marzo 2009

Ceci di Spello


I ceci sono i semi di una pianta, cicer arietinum, il cui seme trova impiego solo allo stato secco. I semi sono sferici, più o meno grandi e lisci, in genere di colore paglierino.
È una delle piante più diffuse del maditerraneo, coltivato soprattutto nelle zone centrali dell'Italia, in Toscana, Umbria e Lazio, dove crescono alcune varietà particolari come i ceci neri e i cosiddetti "ceci del solco dritto".

I ceci sono legumi molto antichi, noti fin dai tempi degli antichi egizi, che però li consideravano cibi per poveri e infatti venivano dati solo agli schiavi.
Gli antichi romani apprezzavano molto i ceci, soprattutto fritti in olio di oliva, pratica rimasta anche ai giorni nostri, soprattutto in alcune zone del meridione.

I ceci sono tra i legumi più calorici, da cotti hanno ben il 6% di grassi e più di 100 calorie, contro l'1-2% di fagioli, lenticchie e piselli: contengono una discreta percentuale di acido linoleico e quindi possono essere considerati discrete fonti di grassi essenziali.

La varietà di ceci di Spello appartiene alla cultivar tipica della Valle Umbra Sud, caratterizzata da un seme piccolo e particolarmente gustoso. Il prodotto è coltivato in azienda seguendo rigorosi disciplinari che vietano l'utilizzo di fertilizzanti chimici e anticrittogamici.

I ceci richiedono una bagnatura preventiva di circa 24 ore. Una volta tolta l'acqua di bagnatura sono pronti per la lessatura. Si suggerisce la lessatura in pentola a pressione, per circa 30’.
Rispetto ai comuni ceci grandi di importazione, dopo la cottura rimangono al dente, senza il distacco della cuticola che li avvolge. A questo punto i Ceci sono pronti per l'utilizzo nella ricetta prescelta.

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